I progressisti utopisti non sono persone per bene sviate da entusiasmi eccessivi che annebbiano la vista; sono pericolosi nemici dell'umanità

venerdì, settembre 29, 2006

Telecom in Pillole


Sono un attimo di fretta ma questo devo metterlo.
L'intervento dell'on. Tremonti alla camera
dopo la relazione del Presidente del Consiglio
Romano Prodi.

martedì, settembre 26, 2006

Strani effetti collaterali

Silvia Baraldini è stata scarcerata oggi in virtù della legge sull'indulto.
In attesa delle prevedibili reazioni Usa la notizia merita comunque un approfondimento.
Silvia Baraldini rappresenta una specie di icona della repressione Statunitense contro il libero pensiero ed a lei sono stati dedicati articoli, libri e canzoni.
Arrestata a NY con l'accusa di aver partecipato ad una rapina ad un furgone portavalori nella quale furono uccisi due poliziotti e una guardia privata, processata negli USA, fu condannata a 43 anni di reclusione (20 per concorso nell'evasione di Assata Shakur, leader del Black Liberation Armies; 20 per il correlativo della nostra associazione a delinquere; 3 per isulto alla corte durante il processo) nel 1983.
Il il 24.08.1999 Silvia Baraldini è stata rimpatriata per scontare in Italia in resto della sua pena grazie ad un accordo tra il governo USA guidato da Clinton e il governo italiano (D'Alema II) sostenuto dall'attuale maggioranza .
Tralasciando le polemiche interne, il ministro della giustizia americano volle particolari garanzie sul rispetto della sentenza pronunciata nel 1983 contro sconti di pena e misure alternative.
Nonostante ciò Silvia Baraldini godeva già dal 2001 di un regime attenuato (arresti domiciliari) a causa delle sue condizioni di salute.
Tre sono i nodi della vicenda odierna.
  1. Come mai si è giunti a questa soluzione solo oggi quando la maggior parte delle scarcerazioni è avvenuta con maggiore solerzia. (forse non si volevano surriscaldare gli animi già accesi nel periodo subito a ridosso della legge sull'indulto?)
  2. L'indulto Italiano può incidere su una sentenza USA?
  3. In caso di risposta affermativa al punto 2 i reati per cui è stata condannata Silvia Barldini, pur non avendo un corrispettivo preciso in Italia rientrano apparentemente in uno o più di quelli esclusi dall'indulto e precisamente a) 270 (associazioni sovversive), primo comma; b) 270-bis (associazioni con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico) [Assata Shakur rientra nella lista dei terroristi secondo l'FBI]; c) 306 (banda armata); d) 416-bis (associazione di tipo mafioso).
Non essendo particolarmente giustizialista auguro alla ex detenuta di godersi la libertà, tuttavia la gestione complessiva della vicenda lascia perplessi.
Se ci fosse stato un altro Governo, con un altro leader e fossero stati liberati in questo modo amici di amici ...

Sul Libano si tace, sui servizi Usa si parla Troppo

Da Ieri si sta discutendo alla Camera dei Deputati della Missione in Libano (UNIFIL 2).
L'argomento dovrebbe meritare un poco di spazio sui media, che tuttavia sembrano molto interessati a tutt'altro: le indiscrezioni circa il report dei servizi segreti americani sull'andamento della lotta al terrorismo. Tali indiscrezioni segnalerebbero senza ombra di dubbio il fallimento della politica del Presidente Bush in quanto con le guerre contro i Talebani e Saddam le spinte terroristiche sarebbero aumentate invece che retrocedere. Sulla correttezza di tali indiscrezioni rinvio al puntuale articolo di Christian Rocca sul Foglio di Oggi "Fermare il Jiad a Baghdad" mentre sul valore delle stesse è magistrale Giuliano Ferrara "Se mi batto, il nemico mi risponde", ibidem.
Per quanto riguarda il dibattito alla Camera alle preoccupazioni espresse dagli esponenti del centro destra circa la sicurezza e la funzione dei nostri soldati, soprattutto relativamente al fallimento della precedente missione UNIFIL ed ai combattivi propositi di Hezbollah, gli esponenti del centro sinistra rispondono principalemnte usando proprio le indiscrezioni della CIA, della quale diffidavano sino a poco tempo fa.

martedì, settembre 19, 2006

Servono nuove investigazioni

Ieri sera su Rai Due il responsabile per i rapporti con gli stranieri di Hezbollah criticava il Papa per avere frainteso il significato del jhihad.
Resta allora da capire chi ha lanciato qualche migliaio di razzi su Israele.

venerdì, settembre 15, 2006

E' morta Oriana Fallaci

E' morta Oriana Fallaci. Che nella sua infinita Pietà l'Altissimo le doni la pace dopo tanta rabbia.

mercoledì, settembre 06, 2006

Dove stanno di casa i diritti umani

Probabilmente non nel democratico stato di Israele, ma ben mimetizzati tra i poveri civili libanesi (usati come scudo) e gli Hezbollah (lancianti missili).
Almeno è quello che si conclude leggendo questa notizia.

UN Human Rights Council names experts to probe Israeli civilian killings in Lebanon

1 September 2006 – The United Nations Human Rights Council today named three members of the High-Level Commission of Inquiry probing what the Geneva-based body termed “systematic targeting and killings of civilians by Israel” in Lebanon.
The three experts are: Clemente Baena Soares of Brazil, a former Secretary-General of the Organization of American States (OAS), Mohamed Chande Othman, a judge on the Supreme Court of Tanzania, and Stelios Perrakis of Greece, who is the Director of the European Centre for Research and Training on Human Rights and Humanitarian Action.
The High-Level Commission of Inquiry was established in August by a resolution of the Council which mandated it to investigate the systematic targeting and killings of civilians by Israel, examine the types of weapons used by Israel and their conformity with international law, and assess the extent and deadly impact of Israeli attacks on human life, property, critical infrastructure and environment.
The resolution, which was adopted by a vote of 27 in favour to 11 against with 8 abstentions, strongly condemned the “grave Israeli violations of human rights and breaches of international humanitarian law in Lebanon” and called on Israel “to observe the principle of proportionality and refrain from launching any attack that may be expected to cause incidental loss of civilian life.”

Come al solito, con tutto quello che succede in giro per il mondo, la prima preoccupazione è trovare il margine di errore degli Israeliani (profittando magari del fatto che sotto una pioggia di missili si rimane un poco offuscati). Il resto, se c'è, può attendere.

lunedì, settembre 04, 2006

In ricordo di G. Facchetti

E' morto il Presidente dell'Inter, Giacinto Facchetti.
Il ricordo sul sito dell'Inter.

La teoria degli universi paralleli

Per comprendere la complessità del multiuniverso non è necessario passare anni a studiare complessi testi fisici e cosmologigi, basta invece passare qualche settimana nel Regno Unito e quindi tornare in patria.
Scegliere le date giuste è però indispensabile.
Io ad esempio sono partito appena dopo la sofferta votazione del rifinanziamento delle missioni all'estero e sono tornato giusto in tempo per la partenza della missione in Libano. E così ho viggiato, senza altre apparecchiature che un aereo della British Airwails, dall'Universo Italia - A all'universo UK e quindi all'universo Italia - B.
Il fatto che la Gran Bretagna sia un'altro mondo è abbastanza noto: non hanno avuto Napoleone a portare le spore dell'illuminismo francese e quindi non conoscono il sistema metrico decimale, guidano sulla sinistra, mangiano uova e salsicce acolazione e bevono il tè con il latte. (Non sono proprio certo di tutte le connessioni causali)
La cosa strabiliante è stato il passaggio tra gli universi Italia A e B.
Come nei migliori film di fantascienza le circostanze sono le medesime e tuttavia qualche impercettibile variazione ha causato dei veri e propri paradossi. Quando sono partito da I-A ho lasciato una sinistra che si dimenava tra un pacifismo fervido ed un pacifismo acceso, per la quale l'unico sensato strumento di intervento in politica internazionale era la diplomazia ed un qualsiasi uso delle armi, anche a scopo decorativo, era sinonimo di Satana (o per i più laici di Berlusconi). Atterro quindi in I-B, dopo aver letto e visto solo media inglesi per tutto il periodo all'estero (a good way to emprove my english with no italian accent) ed assisto ad uno speciale in prima serata su rai 1 dedicato alla missione in Libano, dichiarazioni giubilanti dell'estabilishment sinistrorso e governo in bella posa sulle varie imbarcazioni.
I toni delle dichiarazioni pubbliche erano tali da non rendere esagerata la definizione di "nuova Crimea" usata in un editoriale de Il Foglio (31.08.2006 - Le ambizioni del governo italiano), quasi che l'Italia stesse finalmente risorgendo alle luci della scena internazionale dopo l'oscuro passato Berlusconiano passato dietro le quinte (statunitensi).
Ma non è stata esattamente la strategia usata da Berlusconi? Certo questa è una missione di pace e fratellanza e quello uno sterminio etnico e oleoso al servizio degli USA, nessun dubbio, ma il rigore con cui in ogni TG si è puntualizzato l'utilizzo del codice militare di pace nella missione UNIFIL2 mi ha nauseato.
Una piccola chiosa sul punto il codice militare si applica nei confronti dei militari impegati in missione e non ha alcun rilievo circa la natura dell'operaizione ed a quanto mi risulta non è stato utilizzato nemmeno in Iraq in quanto, a norma dell'art. 3, Legge penale militare di guerra in relazione al tempo. "La legge penale militare di guerra si applica per i reati da essa preveduti, commessi, in tutto o in parte, dal momento della dichiarazione dello stato di guerra fino a quello della sua cessazione."
Inoltre la gran cassa suonata qua in Italia (B) non trova eco all'estero ed almeno nel Regno Unito è difficile trovare qualche riferimento all'impegno profuso dal nostro governo se non in tono ironico.
Il vero problema di questa missione, sinora per lo più sottaciuto, è che si inserisce nell'alveo di una delle più fallimentari (alla prova dei fatti) operazioni del'onu.
L'originale UNIFIL - United Nations Interim Force in Lebanon - doveva essere una missione temporanea con lo scopo di assicurare il controllo del sud del Libano al legittimo governo libanese e prevenire ulteriori minacce alla pace internazionale.
UNIFIL 2, al momento, si presenta come un potenziamento della missione precedente, senza alcun sensibile mutamento, tanto che il comandante responsabile delle operazioni, Alain Pellegrini, è lo stesso che ha gestito UNIFIL dal 2004 con i risultati a cui ora assistiamo.
Incredibile come i campioni della "discontinuità" a tutti i costi non se ne siano nemmeno accorti.
Tuttavia, se le singolarità di curvatura sono attraversabili, allora è possibile connettere universi distinti...