I progressisti utopisti non sono persone per bene sviate da entusiasmi eccessivi che annebbiano la vista; sono pericolosi nemici dell'umanità

domenica, novembre 26, 2006

Casi Ciclici

La vita è degna di essere vissuta ma in condizioni ritenute dignitose da chi se la porta addosso.
Tornano ciclicamente.
Ma spesso i protagonisti del dolore o della malattia, da noi, non hanno potere di decisione. È una vecchia eredità cattolica che ci portiamo dietro da secoli: l'uomo, secondo la Chiesa, ha bisogno di una tutela morale che lo accompagni dalla culla alla bara.
Il preconcetto è sempre lo stesso.
La legge italiana non prevede l'eutanasia. Non perché la società nel suo insieme abbia discusso e preso una decisione collettiva, ma per soggezione alla Chiesa che a sua volta proibisce l'eutanasia per ragioni di principio. Le ragioni di principio però sono sempre astratte e brutali, non tengono conto dei cambiamenti, dei casi specifici, delle persone singole.
L'accusa sempre uguale. I casi specifici. Le persone "singole". La Chiesa si muove per "ragioni di principio" particolarmente brutali.

Inizio seriamente a temere persone tanto compassionevoli.

*le citazioni sono di Dacia Marini su corriere.it