Il decreto sull'educazione n. 24

"Tutte le organizzazioni studentesche, le società, le squadre e i club saranno da ora in avanti sciolti.[...] L'autorizzazione a a riformarsi può essere richiesta al Sommo Inquisitore. Nessuna organizzazione , società, squadra o club può esistere senza che il sommo inquisitore ne sia messo a conoscenza e l'abbia approvato."

Così inizia il regime del terrore, di sapore Orwelliano, imposto da Dolores Umbridge alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts nel quinto volume di H.P.

Cosa c'entra questo post? Leggete sotto l'art. 42 della finanziaria!

«1. La presidenza e il consiglio di amministrazione degli enti pubblici non economici nazionali sono soppressi, a far data dalla approvazione delle disposizioni di cui al comma 3.

2. Entro 30 giorni dall’entrata in vigore della presente legge sono presentate ai ministeri vigilanti modifiche delle norme statutarie e dei regolamenti di organizzazione di ciascun ente, che prevedano che le competenze del presidente e del consiglio d’amministrazione sono attribuite, rispettivamente, al direttore generale e ad un comitato di gestione composto dai dirigenti di livello apicale dello stesso ente. Negli enti di ricerca è previsto altresì un comitato scientifico per la definizione degli indirizzi e dei programmi di ricerca, composto nel rispetto del principio di pari opportunità».

Questo vuol dire che il governo azzererà e potrà in qualche modo influire sulla nomina di TUTTI i dirigenti gli enti pubblici non economici tra i quali vi sono la l'ACI, l'ISTAT, il CNR e pure la Croce Rossa Italiana.
Altro che spoil sistem. Qui si tratta di pervicace insidia di ogni posto di potere, anche recondito.
E non sono posti di poco conto vista la rilevanza dei dati diffusi dall'ISTAT (che ogni politico vorrebbe poter controllare), la rilevanza scientifica e culturale del CNR (al di la dell'efficienza), e l'influenza dell'attività sociale della Croce Rossa (immaginate un bel dirigente pacifista, che rilascia dichiarazioni a raffica neanche fosse un'altro Gino Strada).
La tumultuosità dell'attuale maggioranza consente al governodi fare passare regole di una certa gravità piuttosto inosservate.